NEWS-EVENTI2021-12-07T12:19:32+01:00

NEWS – EVENTI

Padre Francesco Ielpo, delegato della Custodia di Terra Santa per l’Italia

AD GENTES   Calisese di Cesena 31.05.25 Padre Francesco Ielpo, delegato della Custodia di Terra Santa per l’Italia, racconta la sua esperienza missionaria, pur dichiarandosi inizialmente “non in prima linea”. Dopo un primo desiderio di partire per Gibuti, gli viene chiesto di occuparsi della Terra Santa, dove scopre la missionarietà come vocazione essenziale dei frati minori. Ispirandosi a San Francesco d’Assisi, che volle vedere con i propri occhi i luoghi dell’Incarnazione, Padre Ielpo riflette sulla missione come "esserci": una presenza umile, mite, che non fa proselitismo ma testimonia Cristo con la vita. Racconta la missione tra culture e religioni diverse, anche in contesti di guerra come la Siria e Gaza, sottolineando il valore della fedeltà e della vicinanza al popolo, anche quando non si può fare nulla se non restare. Il missionario diventa così un segno visibile della Chiesa, e il primo atto evangelico è lasciarsi accogliere. La testimonianza ultima resta quella del dono di sé, anche fino al martirio.   Buongiorno a tutti e grazie dell'invito, anche se sono un po' imbarazzato perché si tratta di fare una testimonianza sulla missione, e non è che io mi senta tanto missionario o, comunque, non in prima linea. Cercherò di essere molto semplice e di raccontare quello che è la mia esperienza e quello che mi è accaduto in questi ultimi 12 anni, da quando ho cominciato ad occuparmi di Terra Santa e da quando [...]

Dove l’Uomo rinasce

Sentirsi responsabili può partire da uno sguardo, come per Mireille che si è sentita dire da suo marito Victorien: «Tu per me vali più di dieci figli». In quel momento, queste parole, così lontane dalla cultura africana tradizionale, le hanno dato la forza di affrontare la sfida della sua vita. Quando, infatti, Mireille e Victorien hanno scoperto di non poter avere figli, in una cultura dove questo è visto come uno stigma, molte persone avrebbero voluto abbandonarla. Ma Victorien l'ha amata incondizionatamente e, insieme, hanno trovato la forza di dedicarsi agli altri, accogliendo i bambini di strada al Centro Edimar, un luogo di speranza nel cuore di Yaoundé, in Camerun. Così è iniziata la storia di un amore che ha dato vita a una famiglia sempre più grande, dove la responsabilità di prendersi cura degli altri ha trasformato le difficoltà in una forza comune. Mireille, un giorno, si è trovata a dover prendere in mano le redini del Centro quando Padre Bezzi, il fondatore, è dovuto partire per motivi di salute. Con il suo cuore aperto e il coraggio che l'ha sempre contraddistinta, ha accettato la sfida e ha continuato a far crescere il Centro, accogliendo chiunque avesse bisogno, dando loro una nuova vita, una nuova speranza. La famiglia di Mireille e Victorien diventa sempre più grande, con tanti figli (“il centuplo quaggiù…”), e cresce insieme al Centro di accoglienza, dove ci si prende cura gli [...]

PASQUA A GAZA

“Mancano cibo e acqua, ma preghiamo Dio perché converta i cuori dei violenti. Manca tutto, ma non la fede: qui Gesù ci protegge.” Il giorno di Pasqua è uscita su Il Sussidiario un’intervista a P. Gabriel Romanelli, parroco di Gaza. Ne riportiamo di seguito alcuni stralci, ricordando che Orizzonti sostiene direttamente la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia di P. Romanelli attraverso l’Associazione Pro Terra Sancta. A Gaza sembra che non ci sia limite al peggio, dopo la tregua si è tornati alla guerra. Come affronta la comunità cristiana questa situazione? Per i cristiani in Medio Oriente, non soltanto a Gaza, la fede è veramente un punto di riferimento, spirituale ed esistenziale. E le parrocchie sono un luogo di ritrovo e d’incontro fondamentale. In questo momento questo discorso vale ancora di più. Nessuno oserebbe, tra i cristiani, rimproverare Dio per quello che sta succedendo. Anzi, succede il contrario: si sentono protetti da Gesù. Quando all’inizio della guerra, nell’ottobre 2023, la gente ha ricevuto l’indicazione di sgomberare le case, si è detta: “Non c’è nessun luogo sicuro in tutta la Striscia di Gaza, andiamo da Gesù”. E sono rimasti qua, nella nostra parrocchia. Quante persone avete ospitato? In un certo momento il numero dei rifugiati era superiore a 700. Adesso, contando i bambini e le anziane di Madre Teresa, le persone con disabilità, che sono musulmane, all’interno del nostro compound siamo all’incirca in 500. Quindi [...]

UNA LETTERA DAL CONGO, AL CUORE DELLA STORIA DI AVSI (E ORIZZONTI)

Mia moglie Valeria ed io abbiamo vissuto una importante esperienza missionaria in Congo dal 1971 al 1973 nell’ambito di un gruppo di persone denominato ”Comunità dell’attesa”, da cui è nata poi l’AVSI e un lungo e intenso impegno per l’uomo e per l’amore al suo destino che continua ancora attraverso l’Associazione Orizzonti. Oggi nel Kivu - dove abbiamo vissuto per due anni e a Bukavu dove è nato il nostro primo figlio Marco - è in atto una sanguinosa guerra per il possesso di quel territorio ricco di risorse minerarie. Abbiamo conosciuto padre Querzani, missionario saveriano, nel 1971 ed ora è ancora presente tra la gente per ricordare a tutti che la Chiesa non abbandona i popoli in difficoltà. Per questo proponiamo una sua lettera che il Corriere Cesenate ha già pubblicato poco tempo fa. Arturo Alberti Querzani scrive dalla periferia di Bukavu (Congo) in compagnia di 13 seminaristi saveriani congolesi alla vigilia della festa di Pasqua e si augura di poter celebrare serenamente questa festività nonostante l’occupazione di quelle zone (Est del Congo) da parte del duplice Movimento ribelle M23/AFC (sostenuto anche dal vicino Ruanda). “Siamo infinitamente grati al Signore – scrive l’anziano missionario – che ha voluto che la conquista di Bukavu, a differenza di quella di Goma, sia avvenuta senza spargimento di sangue ed inutili stragi.    …[n.d.r. Dopo 30 anni di instabilità dovuti ai numerosi gruppi ribelli e armati che [...]

MIREILLE. UNA MADRE PER IL CAMERUN

“LA STRADA E’ UNA PRIGIONE TRADIZIONALE. NON C’E’ UN CANCELLO, NON CI SONO GUARDIE, MA E’ DIFFICILE TROVARE L’USCITA.” E invece pare che centinaia di bambini del Camerun questa uscita l’abbiano trovata attraverso l’amore, la dedizione e le capacità imprenditoriali di Mireille Yoga, classe 1974, laureata in Tecnologia e direttrice dal 2018 del Centro Sociale Edimar (fondato nel 2002 da Padre Maurizio Bezzi, missionario del Pime). Attualmente una equipe al 100% camerunense lavora per ripristinare la dignità umana sottratta a questi bambini e per il loro reinserimento familiare e sociale, come pure per quello di giovani usciti dal carcere. Accoglienza e Salute i primi due step, a cui seguono Educazione e Scolarizzazione per tutti i bambini e i giovani in età compresa tra i 10 e i 25 anni. Una volta conseguita la licenza elementare presso i vari Centri di alfabetizzazione, i ragazzi vengono iscritti alle scuole secondarie tradizionali, pagando loro le spese relative. L’inserimento nel mondo del lavoro prosegue poi attraverso la formazione nei Centri professionali (informatica, falegnameria, gestione alberghiera) dove è richiesto un diploma di scuola secondaria, e nei Centri di Apprendistato (cucito, meccanica, onicotecnica), sempre per l’apprendimento di un mestiere. Erano oltre un centinaio gli amici e sostenitori che sabato 3 maggio nei locali della Parrocchia di San Rocco hanno salutato e ascoltato Mireille, in un suo breve passaggio a Cesena. Clima di festa e di impegno, buon cibo e [...]

La bellezza fa beneficenza…a Forlì

ANCORA UNA VOLTA…LA BELLEZZA FA BENEFICENZA! La domenica 16 marzo presso la Scuola Professionale per parrucchieri Cnos a Forlì, un gruppo di ragazzi e ragazze, guidati dall’insegnante Sandra Castorri, ha operato, con grande professionalità, realizzando messe in piega alle persone che si presentavano presso il laboratorio della scuola. Fin qui, niente di speciale…ma questi giovani hanno offerto, donato, il tempo della loro domenica in modo totalmente gratuito, per rispondere, ad un progetto chiamato “La bellezza fa beneficenza…a Forlì”. Da diversi anni un gruppo di Parrucchieri di Cesena, sostenuti dalla Confartigianato e dall’Associazione Orizzonti odv, ha intrapreso il sostegno professionale a dei giovani venezuelani che desiderano diventare parrucchieri. Quest’anno questo progetto è stato presentato anche ai ragazzi della scuola di Forlì che hanno accettato, forse con un po’ di timore, ma hanno accettato. Il giorno stabilito 10 giovani erano presenti alle postazioni ed hanno donato, gratuitamente, tante ore e tanta energia per realizzare messe in piega eseguite con maestria alle persone che si presentavano e che, alla fine del servizio, lasciavano un’offerta. Il clima che si respirava nel salone era gioioso, i ragazzi si aiutavano e per gli adulti che osservavano è stata fonte di grande soddisfazione e contentezza! Quante volte, ingiustamente, giudichiamo negativamente i ragazzi: davanti ad una proposta significativa ci hanno testimoniato dedizione, sacrificio ma anche slancio e gioia. Stamattina a scuola il Preside alla presenza dei ragazzi, a noi di Orizzonti, [...]

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