CHI AIUTIAMO

Persone

Una storia di incontri, di amicizia, di doni reciproci, di coinvolgimento umano profondo e significativo.
Le persone che abbiamo incontrato e con le quali è nato un rapporto consolidato nel tempo guidano le opere e i progetti che sosteniamo.
Sono persone di cui ci fidiamo, Amici.

Daniel Sillah

Daniel Sillah fuggì dalla Sierra Leone a causa della guerra civile, fu aiutato da don Oreste Benzi e padre Berton a raggiungere l’Italia. Accolto e ospitato amorevolmente a Cesena poté terminare gli studi, trovare un lavoro, ottenere la cittadinanza italiana. Persona molto affidabile che ha poi deciso di tornare nella sua patria per contribuire allo sviluppo del proprio popolo. Nasce così la St. Mary’s Home che accoglie bambini orfani o vulnerabili, dopo la grave epidemia di Ebola che ha provocato migliaia di morti.

«Desidero ridare al mio popolo il bene che è stato dato a me». Daniel Sillah

Alejandro Marius

è un ingegnere di Caracas(Venezuela) sposato con 4 figlie. Circa dieci anni fa ha lasciato un lavoro ben retribuito di manager presso la Pirelli America Latina per costituire l’Associazione “Trabajo y Persona. L’associazione si impegna attivamente nella formazione professionale e nell’inserimento lavorativo dei giovani di Caracas e di altre aree del Paese. Svolge, inoltre, molte iniziative di sostegno nei territori più poveri del Venezuela, in particolare nella lotta alla malnutrizione infantile e nel reperimento e distribuzione di farmaci essenziali. Nell’ambito di una forte amicizia con molti amici continua ad operare anche nella situazione di emergenza del Paese.

Mireille Yoga

Dall’anno 2009 è stato costituito dal padre missionario Maurizio Bezzi a Yaoundè (Camerun) il Centro Sociale “Edimar” che aiuta i ragazzi di strada a uscire dalla loro situazione di precarietà per costruire assieme un futuro dignitoso. Dall’anno 2018  il responsabile del centro è Mireille,una signora energica,molto attiva,appassionata al lavoro avviato da padre Maurizio. E’ una delle tante esperienze che evidenzia la capacità degli africani di assumersi compiti importanti se coinvolti in un contesto di amicizia,di stima e di corresponsabilità.

Ivone Rizzo

è stato per molti anni il responsabile dei progetti della Fondazione AVSI in Uganda, poi si è impegnato in Unicef Uganda e infine nella sede di Ginevra dell’Unicef. Da qualche anno è in pensione e si sta dedicando al sostegno di iniziative di solidarietà  in favore di bambini disabili in un’area periferica di Nairobi(Kenya). L’opera denominata UJACHILIE(LASCIATI FARE) vede coinvolte numerose persone africane e alcuni sacerdoti della fraternità sacerdotale san Carlo Borromeo e aiuta questa bambini a dar valore alla loro persona, nonostante i limiti oggettivi, e a svolgere attività educative e ricreative.

Rosetta Brambilla

è una cara amica che da più di 40 anni dedica la sua vita per educare tantissimi bambini di alcune favelas dell’area nord di Belo Horizonte (Brasile). La sua opera accoglie 1500 bambini di varia età in quattro centri di accoglienza che hanno contribuito a trasformare positivamente la vita delle favelas in cui sono inseriti. Le operatrici educative e sociali sono tutte brasiliane e si sta completando un processo di corresponsabilità che porterà alla indicazione della persona che prenderà in mano il testimone da Rosetta.

Padre Aldo Trento

La clinica Divina Provvidenza Luigi Giussani è nata dall’impegno infaticabile di padre Aldo Trento che alla fine degli anni 80 ha accettato l’invito di don Giussani ad andare in missione in Paraguay. Ha realizzato una grande opera educativa e assistenziale,in particolare un Ospedale che accoglie tutti gli “scarti” della società, ammalati e lasciati morire sulle strade. Padre Aldo ha saputo coinvolgere molte persone in questa iniziativa di carità e Hermana Sonia sta assumendo la responsabilità dell’opera.

Suor Marcella Catozza

missionaria francescana, è stata chiamata a mettere in gioco il suo carisma educativo dapprima in Albania fino al 2000 poi in Brasile fino al 2005 e infine ad Haiti dove è tuttora impegnata.Vive nella grande baraccopoli di Waf Jeremie, giudicata come la più pericolosa al mondo, dove ha creato una importante opera educativa e un centro di accoglienza per 150 bambini orfani o abbandonati. Il terribile terremoto del 2010,che provocò almeno 250,000 morti,ha reso tutto più difficile ma non ha minato il coraggio di suor Marcella che continua il suo impegno anche con l’aiuto dell Fondazione “Via Lattea” costituita dai suoi amici in Italia.

Rose Busingye

è una infermiera ugandese che vive nella capitale Kampala dove più di venti anni fa ha costituito  l’associazione “Meeting Point International”. Questa opera sostiene le donne ammalate di AIDS o siero positive per HIV che venivano emarginate dal contesto  sociale e allontanate per cui morivano rapidamente per la malattia e la malnutrizione. Rose si è appassionata al destino di queste persone, è diventata amica di tante di esse e le ha aiutate a cominciare un  lavoro per il loro sostentamento, ad accettare le terapie e a rivalorizzare la loro vita. Il suo motto, ormai conosciuto in tutta l’Uganda, è stato:“Ricordati che tu vali”.

Padre Bahjat Elia Karakach

La drammatica guerra in Siria ha provocato, dal 2011, migliaia di morti e milioni di profughi. Da tempo sosteniamo due coraggiosi frati della custodia di terra santa, padre Bahjat Elia Karakach di Damasco e padre Ibrahim Alsabagh ad Aleppo, aiutati dalla Associazione Terra Santa. Inoltre sosteniamo la presenza dei cristiani in Iraq tramite l’Aiuto alla Chiesa che soffre(ACS) che da più di 60 anni è presente in tanti luoghi di guerre e di persecuzione. Questi sacerdoti sono sempre rimasti in mezzo al loro popolo e sono punto di riferimento per tutti, indipendentemente dalla religione professata.

Pedro

Il nostro giovane amico Pedro guida la casa Virgen di Caacupè a Itaugua in Paraguay, dove vengono accolti ragazzi che hanno compiuto dei reati per compiere un percorso di recupero alternativo al carcere. E’ l’educatore di riferimento che accompagna questi giovani nel lavoro,nello studio e nei momenti lieti del tempo libero. Viene aiutato da alcuni collaboratori che hanno accettato la proposta di un coinvolgimento responsabile nell’opera. La percentuale di rientro sociale di questi ragazzi alla dimissione dalla casa è dell’85% mentre per chi esce dal carcere tradizionale è solo del 20%

Orizzonti Onlus - fascia Donaci il tuo 5x1000