Sabato 4 maggio, presso i locali della “Locanda della Luna” a Balignano, diverse persone appartenenti a gruppi che seguono amici missionari, si sono ritrovate per raccontarsi e così conoscersi meglio, ed essere d’aiuto alle varie presenze “missionarie” nel mondo.
Le persone, provenienti da tante parti d’Italia, hanno nel cuore una grande passione per Cristo ed è solo seguendolo che si possono fare cose grandi. Da questa passione nasce il dialogo, cioè il desiderio di capire l’uomo ed i suoi bisogni più importanti. Il missionario è uno che dialoga, che incontra, consapevole che il primo a dialogare con l’uomo è Cristo. Questo metodo è la strada fondamentale perché risponde alla persona nella sua interezza. Queste parole di don Sandro Bonicalzi sono state introduttive. Da qui si sono snodate le testimonianze.
Di ritorno dal Paraguay Emi ci ha raccontato che noi siamo delle monetine che valgono nulla, ma seguendo il Signore, nella strada che Lui ha preparato per noi, diventiamo testimoni di cose grandi!
Andrea Avveduto ci ha raccontato come in Terra Santa il dolore è grande. Gli uni guardano gli altri come nemici, mancano gli sguardi di pace. Ma in tutto questo buio ci solo momenti di luce … Commoventi sono stati gli episodi esemplificativi da lui raccontati: dal bambino che gode della vita, dopo un’esperienza disumana, perché si sente finalmente amato alla coraggiosa offerta di sé di un sacerdote, per la liberazione di un’altra persona.
Tutta la giornata è stata un susseguirsi di dialogo e convivialità tra tante persone e non sono mancate testimonianze di volontari andati a visitare i vari luoghi di missione.
Eravamo a Balignano, in una piccolissima frazione della Romagna, ma ci sembrava di essere in tutto il mondo arricchiti da tante esperienze.