l’Associazione Orizzonti è presente in Sierra Leone da circa 10 anni e sostiene due realtà importanti: la  casa di accoglienza St Mary per minori abbandonati gestita dal nostro amico Daniel Sillah, con sua moglie Lucy, e una attività imprenditoriale, denominata “Gigibontà”, condotta dall’amico Luca Coccia di Rimini e  costituita da una pizzeria, un ristorante e una gelateria all’italiana.

Domenica 26/11 alle 3 del mattino è scattato un tentato colpo di stato che ha provocato una ventina di vittime e che poi è stato sventato dall’intervento della polizia e dell’esercito.

Il ministro dell’Informazione ha descritto gli attacchi come “coordinati e pianificati” quindi è del tutto evidente che i problemi dello scontento postelettorale non si siano mai stati del tutto risolti.

Nella notte tra sabato e domenica una caserma è stata assaltata e oltre a 13 soldati, sono stati uccisi anche un agente di polizia, un civile e un impiegato della sicurezza privata, insieme a tre degli aggressori.

La cosa più preoccupante è stato il successivo assalto alle carceri di Pademba road dove sono fuggiti quasi 2000 detenuti.

La rivolta si è conclusa con un nulla di fatto ed il governo attraverso l’esercito è riuscito a respingere gli assalitori ristabilendo l’ordine per le strade. Da lunedì scorso però si è scatenata una caccia all’uomo per individuare e catturare sia eventuali altri cospiratori che parte dei fuggitivi delle carceri.

È stato imposto un coprifuoco dalle 21 alle 6 del mattino e questo sta limitando parecchio le nostre attività di lavoro come Gigibontà anche perché il senso di insicurezza porta la gente a rimanere in casa anche durante il giorno.

Gigibontà opera in Sierra Leone dal 2017 e dà lavoro ad oltre 70 dipendenti sostenendo oltre 100 famiglie insegnando un mestiere importante come quello della ristorazione in un paese che ha un’enorme mancanza di professionalità nel settore turistico alberghiero.

Al momento non possiamo parlare ancora di danno grave per le nostre attività ma se il coprifuoco dovesse proseguire fino alle festività natalizie allora certamente potrebbero iniziare i problemi.

Certo è che Gigibontà ha sempre e comunque garantito stipendio e sostentamento nei momenti più difficili, come durante il COVID, quando bar e ristoranti sono rimasti chiusi. Per questo siamo ottimisti e crediamo che che riusciremo a resistere anche in questo momento difficile per la Sierra Leone.

I prezzi dei carburanti e delle materie prime unite alla svalutazione della moneta locale stanno di fatto distruggendo anche quella piccola classe media che faticosamente cerca di costruirsi un futuro mentre i più poveri sono ridotti alla fame dall’aumento del costo del riso che sta alla base della loro alimentazione.

La casa di accoglienza St Mary con la quale collaboriamo  riesce a mantenere istruzione e lavoro ai bambini accolti e a garantire loro istruzione e cibo.

I progetti agricoli sono in pieno sviluppo e stanno portando frutti importanti. Al momento possiamo dire che questo tentativo di destabilizzare il paese non ha avuto alcun impatto sulle attività della casa che scorrono in maniera regolare.

Per quanto riguarda il futuro a breve termine bisognerà vedere se il governo, anche attraverso alleanze internazionali, riuscirà a recuperare il consenso che negli ultimi mesi è sceso a livelli minimi.

Noi per ora rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi cercando di garantire come di consueto a tutti i nostri lavoratori sia il sostegno economico che sanitario.

Queste due realtà(profit e non profit) stanno positivamente collaborando allo sviluppo del Paese coniugando un impegno assistenziale importante con una possibilità di lavoro per i giovani che cominciano a sperare in un futuro migliore.