Siamo quotidianamente di fronte a drammatiche situazioni di guerra, alla persecuzione dei cristiani e di tante minoranze etniche o religiose, al terrorismo, alla perdita del senso della vita di tanti giovani che si abbandonano a violenze e soprusi di ogni genere.

Non ci scoraggiamo: abbiamo imparato, nell’incontro con l’esperienza cristiana, a impegnarci per difendere la dignità della persona e per sostenere il desiderio di felicità presente nel cuore di ogni uomo.

Da alcuni anni Orizzonti organizza due momenti con amici che, da soli o in gruppo, sono animati da una comune passione missionaria per approfondire la ragione del proprio impegno. Come abbiamo già detto altre volte si è creata una rete informale molto utile e costruttiva. Il 31 maggio 2025 ci hanno aiutato in questo cammino tre veri maestri della fede: Mons. Giovanni Paccosi, Vescovo di san Miniato e a lungo missionario in Perù; Padre Francesco Ielpo, francescano e Custode di Terra Santa; Don Donato Contuzzi, vicario della Fraternità sacerdotale San Carlo Borromeo.

Il 23 agosto, durante il Meeting di Rimini, si è svolta la ormai tradizionale cena intesa come momento conviviale per approfondire la conoscenza reciproca e come occasioni di ascoltare brevi ma significative testimonianze da parte di alcune persone presenti. Abbiamo compreso meglio che l’operosità che nasce dall’incontro con Cristo fa crescere nuove personalità che diventano responsabili dello sviluppo proprio, della propria famiglia, della propria nazione. Nasce un nuovo soggetto, nasce una storia.

Il 13 Agosto abbiamo vissuto un momento di straordinaria emozione. Nell’arena plautina di Sarsina, di fronte a quasi mille persone, Giovanni Scifoni, noto attore e autore di spettacoli, ha presentato la sua opera ”FRA” che racconta san Francesco con uno sguardo cattolico e non ambientalista o panteista come accade spesso. L’utile della iniziativa, promossa da Orizzonti e dalle scuole del Sacro Cuore, è stato destinato anche alla Parrocchia Sacra Famiglia di Gaza di cui è parroco il coraggioso padre Gabriel Romanelli. Scifoni, che conosce bene l’Associazione Pro Terra Sancta con cui collaboriamo, ci ha detto che è rimasto colpito dalla grande partecipazione e dalla intensità della attenzione per cui è stato veramente commosso.

È quindi importante tenere desto l’avvertimento che tra noi la domanda sulle ragioni per cui facciamo le cose sia posta quotidianamente. Sia quando l’opera va bene, sia quando va male, bisogna porsi la domanda perché è molto facile spostarsi da essa.

Arturo Alberti